lunedì 10 settembre 2007

Generazione di fenomeni: Alexandre Pato

Il Brasile è certamente il serbatoio principale di talenti per quel che riguarda il calcio, e la zona di Porto Alegre si contraddistingue in maniera particolare, basti pensare a Ronaldinho, Anderson, Daniel Carvalho, Rafael Sobis, tutti fuoriusciti dalle giovanili di Internacional e Gremio. Ora le due squadre si spartiscono altri due talenti che nel breve volgere di alcuni anni diventeranno certamente pilastri inamovibili della seleçao verdeoro: Lucas Pezzini e Alexandre Pato.Alexandre Rodrigues da Silva, per tutti Pato, come il nome della sua città natale, è l’ultimo prodotto del vivaio dei campioni del mondo dell’Internacional. La cessione di Rafael Sobis agli spagnoli del Betis aveva fatto impensierire non pochi sostenitori dei colorados, ma il presidente del club Fernando Carvalho non era affatto preoccupato, lui sapeva già che nella formazione primavera stava crescendo una perla purissima, come disse il tecnico Abel all’indomani della conquista della Copa Libertadores: “Stiamo nascondendo un gioiello”.La storia di Pato è affascinante come le storie di tutti i campionissimi. Già da bambino è solito giocare con qualsiasi cosa rotoli, palloni, limoni, arance, finché il padre decide di inserirlo a 4 anni in una squadra di calcio a 5. Solo 7 anni più tardi arriva all’Internacional, in seguito ad un episodio che avrebbe potuto stroncare la sua vita prima ancora che la sua carriera. Una banale frattura al braccio lo costringe ad effettuare una radiografia che evidenzia un tumore osseo. Senza denaro per affrontare l’operazione, la famiglia si rivolge ad amici e parenti, ma fortunatamente il chirurgo Paulo Roberto Mussi esegue l’intervento praticamente gratis.E’ il 2001 e la vita di Alexandre è ad un bivio, superato brillantemente il periodo di convalescenza, fa il suo ingresso nelle giovanili dell’Internacional, dove si mette in mostra grazie alla sua grande tecnica nello stretto e alla sua prolificità in zona gol. Nel 2006 segna 13 gol in 17 partite fra Coppa e Campionato Primavera regionale e successivamente si laurea Campione Primavera Nazionale con l’Internacional B, conquistando anche il titolo di capocannoniere grazie ai 7 gol messi a segno in 7 partite.Pato è pronto per il salto di categoria, ha da poco compiuto 17 anni, ed il suo esordio, il 26 novembre scorso contro il Palmeiras, non potrebbe essere più sfolgorante, dopo soli due minuti di gioco e al primo pallone toccato è subito gol, e nel resto della partita offre due assist, colpisce una traversa di testa e delizia il pubblico con numerose giocate strappa applausi.La nuova sensazione brasiliana si presenta con questo biglietto da visita all’appuntamento del mondiale per club in Giappone, dove con il suo gol all’Al Ahly diventa il più giovane marcatore della storia in una competizione ufficiale FIFA, segnando all’età di 17 anni e 102 giorni. Il primato in precedenza apparteneva ad un certo Pelè.Fisicamente ancora acerbo, Pato è una seconda punta molto prolifica, come ha dimostrato anche nei recenti Campionati Sudamericani Under 20, in cui ha messo a segno 5 reti in 7 partite, portando il Brasile alla vittoria finale. Il gusto per la giocata è il suo marchio di fabbrica, non a caso il suo idolo è Cristiano Ronaldo, a cui assomiglia anche per la capacità di saltare l’uomo in corsa, e per la frequenza con cui si presenta in area per colpire di testa con profitto. Certe volte eccede nel cercare la conclusione di prima o la giocata estemporanea, ma questi difetti causati dalla precedente esperienza nel calcio a 5, sono facilmente correggibili, mentre il fiuto per il gol e la facilità di gioco palla al piede sono cose che nessuno può insegnare e che Pato ha già nel suo DNA.Molte grandi squadre si sono già interessate a lui, parliamo di Milan, Juventus, Chelsea ed Arsenal, pare che i rossoneri abbiano realizzato un’offerta ufficiale di 12 milioni di euro rifiutata però dalla dirigenza Colorada, l’Internacional infatti non ha alcun tipo di problema economico e ha fissato una clausola di rescissione a 16,5 milioni di euro. Molto difficile che Pato possa muoversi da Porto Alegre per una cifra inferiore.

NIENTE POSTICIPO PER ROMA-JUVENTUS

MILANO, 10 settembre 2007 - Non si giocherà in notturna Roma-Juventus, il match più importante della quarta giornata del campionato di serie A, in programma il 22 e il 23 settembre. La sfida tra le due prime in classifica sarà di scena domenica pomeriggio alle 15, mentre la serata sarà dedicata al derby di Genova, scelta anche questa tutt'altro che scontata alla vigilia.
Questo il quadro della quarta giornata d'andata di serie A, con gli anticipi e posticipi decisi dalla Lega:sabato 22 ore 18: Udinese-Reggina sabato 22 ore 20.30: Milan-Parma domenica 23 ore 20.30: Sampdoria-Genoa
In realtà il calendario "televisivo" della quarta giornata è stato al centro di un robusto braccio di ferro fra la Lega e Sky, con il discorso sui diritti tv della B tutt'altro che marginale nelle motivazioni delle parti in causa, al di là del fatto che non abbia costituito l'oggetto diretto della trattativa. La serie B rivendica infatti un "contratto congruo" dalla tv satellitare, e per questo il presidente Antonio Matarrese ha usato l’arma di anticipi e posticipi per tenere sotto pressione in particolare l’emittente di Murdoch.